contenuti extra

La storia attualmente in edicola è un concentrato di citazioni fantascientifiche. Le avete trovate tutte? Ecco l’elenco.

Pag. 8 prima vignetta – Nessuna citazione in particolare, ma per rappresentare il degrado dei livelli inferiori della città mi sono ispirato ad alcuni lavori di Altuna apparsi su l’Eternauta.

Pag. 9 prima vignetta – Dietro Mac ci sono le locandine di “UFO allarme rosso attaco alla terra”, film di montaggio italiano realizzato unendo insieme tre telefilm della serie cult UFO, e “Star Trek: into darkness”, il nuovo capitolo cinematografico di Star Trek di imminente uscita. C’è un vecchio Juke-Box, in omaggio alla passione di Sergio Bonelli. Curiosamente, la scritta al neon “Rocket” era indicata in sceneggiatura, non si tratta di un riferimento al mio personaggio Roy Rocket.

Pag. 11 prima vignetta – Accanto alla scritta BAR-BOT appare Bender, il robot di Futurama.

Pag. 12 prima vignetta – Tra i vari Robot, al bancone c’è anche un modello simile a quelli comparsi nel numero 250 al servizio di Amanda Craig.

Pag. 13 – Scena di Trantor: stile ispirato alla linea chiara e a Moebius, auto volante che riprende le forme della Pininfarina Modulo.

Pag. 19 – Per i non trekkiani, le scene sono tratte da “Star Trek II – L’ira di Kahn” L’Enterprise che si vede è stata reinterpretata cercando di renderla più fedele ai canoni tecnologici dell’universo Neveriano.

Pag. 21 – La scena del bar di Star Wars è una vignetta della storia incompiuta che disegnai per Gregory Hunter. Al posto di Gregory e Badger, Nathan – Luke, Kwai Chen – Obi Wan, Mac – C3PO e Sherlock9000 – R2D2.

Pag. 22 – Piccola svista in sceneggiatura: Mac dice che la saga di Star Wars era costituita da altri tre film oltre la trilogia originale. Oggi sappiamo che ce ne saranno altri tre.

Pag. 23 – La scena di “2001: odissea nello spazio” è disegnata in stile Kyrbiano perchè, per chi non lo sapesse, Jack Kirby disegnò l’adattamento a fumetti del film.

Pag. 33 – Lo stile del disegno è ispirato vagamente a quello delle prime storie di Mari e Bonazzi apparse su Nathan Never.

Pag. 34 – La città degli Eloi è presa dal film “The time machine” del 2002.

Quattro proposte scartate per la copertina di Nathan Never 264. Storia che introduce la figura dello psicologo dell’agenzia Alfa, situazione oggettivamente statica. Si è poi optato per una soluzione più “avventurosa”.

Ecco un paio di contenuti extra dalla storia “Lo spettro del futuro”, Nathan Never 263. La prima vignetta è stata scartata perchè  faceva riferimento alle versioni cinematografiche de “Dalla Terra alla Luna”, gli sceneggiatori hanno preferito invece una rappresentazione più fedele a quanto descritto nel romanzo. Sotto, il robot Mac disegnato secondo il modello preso dalle schede dei personaggi apparse a suo tempo nelle rubriche di Nathan Never. Nel corso degli anni i vari disegnatori hanno però realizzato una versione meno squadrata del volto del robot, così a destra ecco la versione corretta poi pubblicata.

Ovvero le tre bozze di presentazione per la copertina del prossimo albo in edicola.

Il prossimo Nathan Never, il 262, vede una classica situazione con il nostro eroe che deve fronteggiare un paio di mostruose creature acquatiche, modellate sul campione del mitico Mostro della Laguna Nera. Ecco le bozze di lavorazione. Click sull’immagine per ingrandirla.

Nel numero attualmente in edicola di Nathan Never, è stato svelato l’aspetto del nuovo palazzo dell’Agenzia Alfa. In realtà il palazzo è lo stesso di prima, fedele al design originale ideato da Giancarlo Olivares, ma Antonio Serra ebbe l’idea (vedasi schizzo in alto a sinistra nell’immagine qui sotto) di aggiungere delle piattaforme e di dargli una forma “ad albero”. I motivi, diciamo, pratici, di questa scelta saranno chiari quando verrà mostrato anche il nuovo look della città dopo la guerra dei mondi, in ogni caso c’è un forte valore simbolico nella forma ad albero, nella citazione della natura che sempre si rinnova anche dopo le catastrofi. Qui sotto, insieme al disegno di Antonio, alcuni rendering dei modelli tridimensionali che ho creato per il nuovo look del palazzo.

Completiamo la serie di studi sull’abbigliamento con i capi del capo, ovvero il look del nuovo direttore dell’agenzia Alfa, Elania Elmore.

Prima di arrivare alla versione definitiva delle nuove tute Alfa, ci sono state ovviamente un po’ di proposte che poi sono state accantonate. Eccone alcune. Il punto di partenza di tutte le versioni era comunque la volontà di tornare a tute più attillate, come quelle originali dei primi numeri, piuttosto che avere tute ipercorazzate e ingombranti.

Ecco per intero il frontespizio con Nathan insieme a Legs, accantonato in favore di quello con il solitario agente Alfa.

Sequenza che è stata ridisegnata. La nostra cattiva nel suo piano di fuga era un po’ troppo scoperta ed esposta al fuoco nemico, anche se protetta dai suoi fidi robot. Il robot numero uno, inoltre, non era dotato di campo di forza. Click per ingrandire l’immagine.

Contatti

info@giardo.com