c’era una volta

Come promesso, ecco la storia all’interno dell’albetto distribuito ad Experimenta nel  97. Si tratta di un adattamento tratto dal primo episodio di Legione Stellare,  mitica miniserie di Federico Memola apparsa su Zona X, che rappresentò il mio esordio assoluto alla Bonelli e nel mondo dei fumetti in generale. La “testa volante digitalizzata” del personaggio che, secondo le buone intenzioni dei programmatori dell’attrazione avrebbe dovuto incollarsi a registro sul corpo disegnato, in questo caso è dell’amico Eugenio, che ringrazio moltissimo per avermi inviato le scansioni del suo albetto, più unico che raro!

Era il 1997, a Torino come tutti gli anni a partire dal 1985, si stava preparando la nuova edizione di “Experimenta“, manifestazione di divulgazione scientifica interattiva quell’anno sottotitolata “scienza e fantascienza”. C’era un curioso padiglione dove si veniva catapultati in un’avventura spaziale al servizio della Legione Stellare. Il tempo di interagire con la console di comando dell’astronave per salvare la galassia, e all’uscita si veniva premiati con un albetto a fumetti stampato di fresco con all’interno se stessi nei panni di uno dei personaggi principali. Magia? Scienza? Tutt’e due, considerando la tecnologia dell’epoca, anche se il risultato finale aveva un che del classico esperimento dello scienziato pazzo quando qualcosa non va per il verso giusto. Per ora, ecco la copertina degli albetti con Temis Nakamura, protagonista della serie Legione Stellare, ideata da Federico Memola e disegnata dal sottoscritto. Nel prossimo post, l’avventura sperimentale!

Ecco le famigerate tavole con le quali nel lontano 1992 mi proposi come disegnatore alla Bonelli. Ci sarebbe tanto da dire su queste ingenue paginette, di come la loro storia sia legata ad un matrimonio, ad una casa nuova, ad un attacco devastante di emorroidi, ad una lettera mai spedita, all’unicità di un Editore che non c’è più. Ma adesso non ho tempo, devo disegnare Nathan, davvero. Intanto, fatevi due risate alle mie spalle.

Era il 1992, facevo l’art director ma avevo la passione dei fumetti. Decisi di mandare alcuni disegni di Nathan Never in Bonelli per propormi come disegnatore. Inventai una piccola storia di 5 pagine e confezionai un mini albo con tanto di copertina. Questa qui sotto. Oggi mi sembra imbarazzante, ma adesso che manca poco alla pubblicazione della prima storia di Nathan Never disegnata da me, a rivederla mi fa tanta tenerezza e mi ricorda che sono stato giovane e capace di sognare.

Momenti felici della mia infanzia. Cosa c’è di più bello (a parte giocare coi lego) che stare sulla spiaggia con tonnellate di sabbia a disposizione per la propria scavatrice a manovella?

..non sapevo ancora cosa significasse indossare la maglietta rossa secondo le regole del mondo di  Star Trek… (Per la cronaca, io sono la maglietta rossa in basso a destra)

Amarcord… Rimettendo a posto un po’ di cose è saltata fuori una vecchia brochure di presentazione dell’agenzia di pubblicità Classic dove lavoravo nella mia vita precedente, quando ero giovane e avevo i capelli! Stento io stesso a riconoscermi nella foto del “paginone centrale” in mezzo a tutto lo staff!

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