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Non so perchè, mi è venuta voglia di disegnare Carson, un personaggio che non ho mai disegnato prima d’ora.

Da domani sera su Rai 5 “Fumettology”, il nuovo programma in 10 puntate, in onda tutti i giovedì alle 22.45. Realizzato con la collaborazione degli autori e delle case editrici, “Fumettology” lascia parlare e raccontare i fumetti stessi e chi li realizza, analizzando ogni settimana una diversa testata, il suo protagonista e il mondo in cui vive, ma anche il modo in cui i personaggi sono nati, passando dalla mente dell’ideatore alla matita dei disegnatori. Protagonista della prima puntata è Tex, che verrà seguito da Diabolik, Valentina, Zagor, Lupo Alberto, Nathan Never, Martin Mystère, Max Fridman, Dylan Dog e John Doe.

Qualche giorno fa sfoglio TV Sorrisi e Canzoni e noto un articoletto che parla dello sceneggiato radiofonico dedicato a Tex. Riconosco subito l’immagine, è un Tex ricavato da un wallpaper che avevo realizzato tempo fa, postato sul mio vecchio sito per celebrare l’uscita della collezione a colori di Repubblica. Mi chiedo: perchè hanno preso questa immagine, con tutte quelle ufficiali (e più belle) di Villa, Galeppini, Civitelli e compagnia bella? Una rapida ricerca su Google fornisce subito la risposta. E’ l’immagine a colori a più alta risoluzione, quindi quella più facile da scaricare e montare al volo nell’impaginazione per la stampa. Telefonare in Bonelli e richiedere l’invio di un’immagine ufficiale, evidentemente, costava troppa fatica. Oh beh, posso dire ufficialmente: hanno pubblicato un mio Tex a colori in più di un milione di copie! Detto così, fa tanto figo… 😉

Ovviamente nel titolo del post non mi riferisco a me stesso, ma a Sergio Bonelli. Ieri sera ho assistito all’anteprima del documentario “Come Tex nessuno mai”, un omaggio a Sergio Bonelli e, più in generale, ai personaggi e ai fumetti della Bonelli Editore. A un anno dalla sua scomparsa, mi ha fatto effetto rivedere sullo schermo un uomo che ha dato così tanto e con così tanta passione al mondo del fumetto. Il ritratto realizzato dal regista Giancarlo Soldi è sincero, lieve e molto affettuoso. Un bel modo di ricordare il grande, indimenticabile Sergio. Grazie.

Ho acquistato su Ebay uno stock di vecchi numeri del Corriere dei Ragazzi degli anni 70. Una delle cose più divertenti nello sfogliare le vecchie riviste per me è vedere le pubblicità dell’epoca. Ecco qui la reclàme dei mitici pupazzetti (oggi si dice action figures) di Tex Willer e dei suoi amici, tutti snodati e vestiti di vera stoffa, realizzati per la serie dei “supereroi” della Baravelli!

Oggi mi sono recato a Torino e, mentre passeggiavo in uno dei più grossi mercati della città, l’occhio è caduto sulla rastrelliera di un’edicola sulla quale erano adagiati in bella vista, affiancati, il nuovo Texone disegnato da Garcia Seijas e il mio Nathan Never, usciti ad un giorno di distanza l’uno dall’altro. Ernesto R. Garcia Seijas è sempre stato uno dei miei disegnatori preferiti, insieme a Romita padre, Kirby, Magnus, Giardino e… Bhè, insomma, sono molti i disegnatori che mi piacciono, ma Sejias ha un posto speciale nei miei ricordi e nelle mie preferenze. Erano i tempi d’oro delle riviste Lanciostory e Skorpio. Sejias disegnava Helena su testi di Wood. Un capolavoro assoluto, lieve, frizzante, sentimentale, drammatico, emozionante. Poi c’era anche il Seijas che prestava i pennelli alla serie avventurosa Skorpio, sublime. Ma su tutte, la mia preferita era Mandy Riley, scritta da Collins, con dei disegni strepitosi per freschezza, espressività e bellezza dei personaggi. Ho quasi ogni singola vignetta di quelle storie ancora stampata nella mia mente. E oggi, il mio lavoro era lì affiancato a quello del Grande Maestro argentino. Emozionato, ho acquistato entrambi gli albi e per un attimo mi sono immaginato fisicamente a fianco di Seijas, come fossimo vecchi colleghi, con lui che mi metteva una mano sulla spalla in segno di approvazione.  Poi, ho aperto le pagine del Texone e sono tornato sotto le sue scarpe…

Dopo il giochino Martin Mystère – Mark Valley mi sono ricordato che, ad un incontro pubblico, Sergio Bonelli disse che l’attore che secondo lui avrebbe incarnato al meglio Tex era Burt Lancaster. Nello schizzo copiato dalla foto ho dovuto un po’ rimpicciolire il naso, ma bisogna ammettere che il piglio dell’eroe c’è tutto.

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